Egregio Signor Direttore,
Confido nella Sua cortesia affinchè siano pubblicate sul Suo giornale queste osservazioni riguardanti l’ipotesi di ascensore in fregio alle mura di S. Agostino e del collegato parcheggio in via Baioni.
I progetti presentati per la risalita in questione e pubblicati con disegno schematico, mostrano gravi limiti urbanistici ed estetici. Ne esternerò alcuni, in sintonia con il consigliere comunale indipendente Mario Girola.
Aspetto urbanistico:
L’ascensore unirebbe due zone periferiche dell’abitato sia in alto che in basso. In alto fra S. Agostino(già servito da 2 linee ATB) e la Città Alta vera e propria, c’è un forte dislivello da percorrersi a piedi su vie lunghe e ripide. In basso dal parcheggio di via Baioni idem, anche se il percorso a piedi è meno ripido, più corto ed incassato. Dubito che ciò attrarrà masse di autisti con meta la Corsarola. Se si vuole servire bene il nucleo antico, sarebbe più utile quello che vado invano suggerendo da oltre trentanni: un tunnel fra la zona Ospedale e quella di Valtesse -Valverde con parcheggio sotto la collina da cui partirebbero ascensori sbucanti in Colle Aperto in perfetta adiacenza con la Corsarola e la funicolare per S. Vigilio. Così si potrebbe vietare l’ingresso in Città Alta alle auto di non residenti! La città di Urbino ha da molti anni realizzato con successo qualcosa di assai simile, pur senza avere le risorse finanziarie della nostra: si può sempre verificare questo quando si vuole. Tra l’altro l’opera non avrebbe alcuna rilevanza visiva ed in più collegherebbe direttamente la zona di Valverde-Valtesse e la zona Ospedale con rilevante diminuzione degli attraversamenti veicolari del centro evitando semafori e relativo inquinamento da motori accesi nell’attesa del verde. Invece ecco spuntare il devastante parcheggio in costruzione sotto la Rocca, con conseguente peggioramento della strozzatura di porta S. Agostino che consoliderà l’ attraversamento del centro città: evviva la lungimiranza chi l’ha concepito(precedente amministrazione) e di chi poteva annullarlo(attuale amministrazione).
Aspetto viabilistico:
Se il parcheggio di via Baioni collegato all’ascensore avrà successo (dipenderà dalle tariffe)tutta la rete viaria lì convergente subirà un accrescimento del volume di traffico. Cosa avverrà nelle vie Baioni, Ruggeri da Stabello,Lazzaretto, G.Cesare,Battisti e piazzale Oberdan già oggi vicine al collasso, con l’andirivieni di migliaia di auto al giorno? Di quanto si ridurrà la già bassa velocità commerciale dei bus ATB che vi transitano? Inoltre la linea 3 ATB Ostello-Stadio-Fara-Funicolare oggi sottoutilizzata, con questa concorrenza, aumenterà il suo deficit gestionale. Non sono poi da escludersi parcheggi in divieto di sosta nelle vie dell’intorno. Vedere ad esempio nei giorni feriali le vie Zelasco, Locatelli, Masone, Brigata Lupi,(ben servite dal parcheggio sotto piazza Libertà) dove talvolta arriva qualche multa, mentre è improbabile che i vigili verranno in questa zona con una certa continuità data la cronica insufficienza di organico. I principali beneficiari sarebbero i frequentatori dell’università in S. Agostino, che non sono in numero tale da giustificare quest’opera. Potrebbero compiere il tragitto a piedi e/o coi mezzi pubblici attuali( magari potenziati nelle frequenze) come hanno sempre fatto tutte le generazioni di studenti precedenti la loro e su dislivelli ancora maggiori (liceo Sarpi).Si vuole assecondare chi abusa delle auto od i pigri che usano l’ascensore per scendere dal primo piano?Nonostante la carenza energetica, la scarsità delle risorse finanziarie pubbliche ed il continuo incitamento sanitario a camminare si vuole privilegiare la comodità che scarica sulle finanze pubbliche i deficit? Il turista che si sazia di bellezza, di polvere di storia, di poesia delle pietre, che fotografa angoli non reclamizzati, cammina volentieri perché sa di gustare la graduale fragranza della scoperta a piedi di saggi di cultura, di civiltà , di segni di una città. Si preferisce il turista mordi e fuggi che più che ammirare si abbuffa ed usa Città Alta? Si vuole il turismo di massa che già molte città cercano di frenare?
Aspetto gestionale:
Al momento non si hanno previsioni su risultati annuali economico-gestionali del complesso parcheggio-ascensore. Tuttavia è certo che la manutenzione ordinaria dovrà essere frequente ed accurata se non si vuole che il manufatto, già di per sé brutto, non lo divenga maggiormente a discapito dell’aspetto generale delle mura. I costi non saranno indifferenti dato il livello di civismo che tende al ribasso. Se poi il parcheggio e l’ascensore saranno custoditi come sarebbe prudente, fino a che ora della notte lo sarebbero?I vandali sono sempre insonni e solerti persino quando si limitano a quegli schiamazzi notturni che, secondo loro, sono vita. Carcassonne, Fougeres, Avila, Segovia,Salamanca, Lugo, S. Gimignano, e tante altre città con le mura,avranno certamente problemi, ma vivono turisticamente bene senza ascensore davanti alle loro cinte!
Aspetto ambientale:
Questa parte di mura venete, miracolosamente conservata nel suo unicum, ha visto esaltarne l’aspetto pittoresco con la pista ciclabile sottostante.Ma ecco un altro grave vulnus a poco più di 100 anni di quello perpetrato alle mura di via Beltrami per raggiungere Castagneta. Nessuna lapide ne ricorda lo scempio. Così la città avendonene metabolizzato la breccia si appresta a compierne un altro che ferirà per sempre questa parte di mura. Le torri di assalto medioevali, a cui sembrano essersi ispirati i progettisti, hanno sempre ferito le mura da espugnare.Mai ne hanno esaltato la storia od accarezzato i profili.
Ultimamente leggo dichiarazioni secondo cui in città c’è il partito del no. Io non vi appartengo giacchè ho sempre contrapposto, come in questo caso,serie proposte alternative quando avevo elementi obiettivi per non concordare.Quando si afferma che quest’opera non risolverà il problema di accesso a Città Alta, vale il detto chi più spende meno spende(vedere la mia proposta tunnel).A Bolzano hanno avuto il coraggio di introdurre la tassa di scopo.
Perchè a Bergamo no?
Dopo aver visto i progetti, mi è di conforto il pensiero che nessuno di quelli non premiati sarà realizzato. Spero ardentemente che anche il vincitore, il migliore si fa per dire del lotto e per il quale dichiaro pubblicamente e senza esitazione la mia contrarietà, subisca la stessa sorte ad opera della prossima Amministrazione.
Nel ringraziarLa voglia gradire distinti ossequi.
Giuseppe Anghileri
Consigliere Comunale Indipendente
Bergamo, 1-luglio-2008