Quelle riportate in seguito sono le dichiarazioni in Consiglio Comunale dell’ex sindaco Roberto Bruni in merito all’approvazione del PGT di Bergamo: “il centrodestra si dimostra in preda ad un’ossessione quantitativa, che riguarda i metri cubi e i tagli da effettuare, ma non compie ragionamenti sul verde e sulle prospettive strategiche che il Pgt può offrire, “non pensa a prospettive drammatiche per la città dovute all’invecchiamento della popolazione e al pendolarismo e dopo una campagna elettorale contro le prospettive di incremento della popolazione è ora evidente l’imbarazzo del mio amico Andrea Pezzotta (assessore all’Urbanistica, ndr) sul numero di abitanti previsti dal Pgt modificato: 137 mila contro i 138 mila che prevedevamo noi”. Quel che sta uscendo dal Consiglio comunale è un “Piano di Governo del territorio che sostanzialmente rispetta l’impianto del nostro Pgt ma allo stesso tempo lascia intravedere una certa provvisorietà e taglia soprattutto volumi su aree pubbliche, in particolare a Porta Sud, sull’attuale stadio da trasformare e alla Celadina”.
In effetti, Bruni attribuisce ad una “ossessione quantitativa” del centrodestra l’insieme dei tagli al PGT voluto dal centrosinistra. Sempre secondo l’ex sindaco questi tagli porterebbero o, comunque favorirebbero “prospettive drammatiche” per la città per il pendolarismo l’invecchiamento della popolazione. Quindi, concludendo il ragionamento, per evitare queste conseguenze, bisognava, secondo Bruni, confermare i 5,4 milioni di metri cubi in funzione di un insediamento di 138.000 abitanti. Poiché, come riconosce lo stesso Bruni, Tentorio e soci operano un “tagliettino” sulla capacità insediativa da 138 a 137 mila abitanti, non si capisce questo grido di dolore di Bruni per una piccola sforbiciata sul cemento ipotizzato. Cosa succederà? Si potranno prevedere conseguenze drammatiche per la Città perché Tentorio ha usato un “temperino” per ridurre il PGT di Bruni? Nei giorni scorsi si sono lette affermazioni che non stanno né in cielo né in terra, tipo: una cosa sono le volumetrie e un’altra gli abitanti”. Come dire noi prevediamo aree edificabili, poi se si costruirà o meno e se arriveranno o meno i nuovi abitanti si vedrà in futuro. Una scelta pericolosa perché una volta attribuiti i diritti volumetrici, sarà difficile cancellarli. E non è solo un problema di abitanti, se è vero che, ad esempio, solo a Porta Sud sono previsti 50.000 metri quadrati di superficie commerciale, pari a 10 supermercati da 5.000 metri quadrati nel raggio di 1 Km. Una vera assurdità.
In sostanza il centrosinistra è chiuso nell’angolo e costretto ad una battaglia di retroguardia a difesa dei 5 milioni di metri cubi, quando ne basterebbe molti di meno. Il centro destra, dopo un anno di attacchi e critiche al PGT e alla sua “Grossa dimensione” opera una virata significativa approvando il documento voluto da Bruni, con lievi modifiche che non ne alterano la sostanza e, soprattutto, il carico insediativo. Il dibattito in commissione e i Consiglio finora è tutto teso a difendere le proprie posizioni, con piccole schermaglie, senza toccare i temi cruciali dell’urbanistica. Se tutto questo è vero, quale strumento urbanistico si ritroverà la Città il 4 dicembre? Si profila un PGT modello Bruni, vale a dire sovradimensionato rispetto alle reali esigenze della Città, un PGT uscito sconfitto dalla campagna elettorale e rientrato dalla finestra con diverse controdeduzioni non coerenti con i pronunciamenti assunti in Consiglio Comunale quando gli attuali amministratori erano all’opposizione. Nel 2004 Bruni cancellò la tangenziale perché, a suo dire, “era stata bocciata dagli elettori”. Tentorio sul PGT ha fatto bene a non comportarsi come il suo predecessore, ma avrebbe dovuto lasciare un segno proprio con attenzioni nuove che erano state avanzate chiaramente dai quartieri. Ad esempio, ne sarebbe bastato uno semplice ed elementare: Priorità alla tutela del verde esistente e delle aree libere, privilegiando l’edificazione sui volumi già esistenti. Sarebbe stato un principio generale valido per tutti e molto meno discutibile dei tagli improvvisati. Il risultato, comunque, non è certamente quello che si aspettavano i cittadini che hanno votato a giugno scor